l'acutizzarsi dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 ha inferto un duro colpo al comparto agro-zootecnico con riguardo agli allevatori di suini, molti dei quali, già da tempo in crisi, sono prossimi al fallimento;
le misure di lockdown imposte per affrontare l'emergenza epidemiologica hanno portato ad un evidente rallentamento del consumo, italiano ed estero, di carne suina, in particolare di prosciutti DOP e salumi DOP e IGP, determinando un eccesso di offerta sul mercato ed un conseguente crollo dei prezzi del suino vivo, tanto da risultare impossibile per gli allevatori ricoprire i costi stessi di produzione;
in tale scenario sono proliferati anche fenomeni di speculazione che hanno rappresentato un'ulteriore minaccia alla competitività del comparto, scaricando sugli allevatori, che sono notoriamente l'anello più debole della filiera, l'onere della competizione derivante dall'ingresso nel Paese di carne estera;
si ritiene estremamente urgente l'adozione, a beneficio di tutta la filiera suinicola, di misure di sostegno volte, da un lato, a far affluire alle aziende una maggiore liquidità e, dall'altro, ad evitare l'accumulo di prodotto che i mercati, sia quello interno che quello estero, allo stato attuale non sono in grado di assorbire,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo voglia urgentemente convocare un tavolo di concertazione a cui partecipino tutti gli operatori della filiera, al fine di proporre immediate misure di sostegno al settore suinicolo, che coincidano con la necessità di: a) rifinanziamento del fondo istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari forestali con il decreto-legge n. 27 del 2019, al fine di sostenere il reddito delle imprese che operano nel settore; b) adozione di specifici bandi per la fornitura nelle mense presso le pubbliche amministrazioni di prosciutti DOP e salumi DOP e IGP; c) attivazione, su richiesta ai competenti organi europei, dell'intervento di ammasso privato per i prosciutti a marchio tutelato a lunga stagionatura; d) azzeramento dell'IVA per i prodotti di qualità, a partire da quelli a marchio tutelato, al fine di sostenere gli acquisti orientati al consumo di prodotti nazionali; e) concessione di un credito di imposta alle esportazioni di prosciutti DOP ed altri salumi italiani sui mercati internazionali, anche al fine di contrastare il fenomeno dell'"Italian sounding".